Infortunio sul lavoro e orari di reperibilità. Cosa prevede la normativa
Fonte:orizzontescuola
Leggi tutto: https://www.orizzontescuola.it/infortunio-sul-lavoro-e-orari-di-reperibilita-cosa-prevede-la-normativa/
L'ARAN interviene sul preavviso "quota 100", sugli orari massimi consentiti ad un part-time verticale, sulla sospensione delle ferie e sui permessi
Fonte: https://www.segretaricomunalivighenzi.it
Collocamento obbligatorio: in vigore le linee guida per gli enti pubblici
FONTE:IPSOA
Approda in Gazzetta Ufficiale la direttiva del 24 giugno 2019 con cui il Ministro per la Pubblica amministrazione definisce le modalità applicative di coordinamento della disciplina vigente in materia di collocamento delle categorie protette nell’ambito del pubblico impiego. La finalità perseguita dalla direttiva è quella di rendere più efficaci gli strumenti approntati dalla legge per i beneficiari del collocamento obbligatorio. Il documento si sofferma, in particolare, sull’estensione dei benefici di cui godono le vittime
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la direttiva n. 1 del Ministro della Pubblica amministrazione, datata 24 giugno 2019, contenente chiarimenti e linee guida in materia di collocamento obbligatorio delle categorie protette.
La direttiva è stata condivisa con il Ministro per la famiglia e le disabilità, con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero della difesa, il Ministero dell’interno, il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero della salute, con l’ANPAL, l’INL, l’INPS, preventivamente inviata alla Consulta nazionale per l’integrazione nell’ambiente di lavoro delle persone con disabilità ed alle principali associazioni di categoria.
La legge n. 68/1999 si applica sia al lavoro privato, sia al lavoro pubblico ma la direttiva fornisce indicazioni unicamente per quanto riguarda il datore di lavoro pubblico.
Discipline coordinate
La finalità perseguita è quella di rendere più efficaci gli strumenti approntati dalla legge per i beneficiari del collocamento obbligatorio, in coerenza con:
- l’art. 3 Cost. che sancisce il principio di eguaglianza per cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
- l’art. 4 Cost., il quale sancisce il diritto al lavoro di tutti i cittadini;
- l’art. 38 Cost. che prevede per gli inabili ed i minorati il diritto all'educazione e all'avviamento professionale;
- l’art. 1, legge n. 68/1999 secondo cui occorre favorire la promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato;
- la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata con legge n. 18/2009, e la direttiva n. 2000/78/CE sulla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro che, all’art. 5, così recita: “Per garantire il rispetto del principio della parità di trattamento dei disabili, sono previste soluzioni ragionevoli”;
- il D.P.R. 12 ottobre 2017 che adotta il secondo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità;
- la legge n. 183/2010 che, nel modificare alcuni articoli del D.Lgs. n. 165/2001, ha rafforzato la garanzia del principio di parità e pari opportunità e il conseguente divieto di discriminazione;
- il comma 2 dell’art. 57, D.Lgs. n. 165/2001 secondo cui le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad adottare tutte le misure per attuare le direttive dell’Unione europea in materia di pari opportunità, contrasto alle discriminazioni ed alla violenza morale o psichica, sulla base di quanto disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica.
Estensione benefici
I benefici della legge n. 407/1998 di cui godono le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata sono stati estesi ad altre categorie come le vittime del dovere e di coloro che siano morti per fatto di lavoro, ovvero siano deceduti a causa dell’aggravarsi delle mutilazioni o infermità che hanno dato luogo a trattamento di rendita da infortunio sul lavoro.
Disciplina normativa
La trattazione della tematica affrontata dalla direttiva è suddivisa in tre Sezioni:
- Norme per il diritto al lavoro dei disabili e congiunti superstiti;
- Nuove norme in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata;
- Categorie protette equiparate alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Disciplina speciale
Rimangono salve le disposizioni speciali vigenti per il personale delle istituzioni scolastiche ed educative statali e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica nonché del personale in regime di diritto pubblico di cui all’art. 3, D.Lgs. n. 165/2001.
In relazione agli indirizzi di cui alla direttiva si considerano superati, ove non espressamente riportati, i contenuti della circolare 14 novembre 2003, n. 2.
A cura della Redazione
Danno all’immagine della PA: le condizioni per il risarcimento del danno
FONTE:IPSOA
L’entrata in vigore del codice di giustizia contabile ha esteso il novero dei reati che legittimano l’esercizio dell’azione risarcitoria del danno all’immagine conseguente a delitti commessi da pubblici dipendenti a danno delle pubbliche amministrazioni. Occorre però stabilire quali fattispecie delittuose consentono al PM contabile l’esercizio dell’azione per il risarcimento del danno all’immagine. Si tratta, infatti, di un’attività indispensabile anche ove si ritenga che la domanda risarcitoria non richieda la commissione di uno dei delitti dei pubblici ufficiali contro la PA, ma solo la commissione di un delitto «a danno» della stessa.
La Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Regione Liguria, ha sollevato questioni di legittimità costituzionale dell’art. 51, commi 6 e 7, dell’Allegato 1 al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 174, recante «Codice di giustizia contabile, adottato ai sensi dell’articolo 20 della legge 7 agosto 2015, n. 124», nella parte in cui esclude l’esercizio dell’azione del pubblico ministero (PM) contabile per il risarcimento del danno all’immagine conseguente a delitti commessi da pubblici dipendenti a danno delle pubbliche amministrazioni, dichiarati prescritti con sentenza passata in giudicato ma pienamente accertativa della responsabilità dei fatti, ai fini della condanna dell’imputato al risarcimento dei danni patiti dalle parti civili costituite.
In particolare il giudizio riguarda un ufficiale della Polizia di Stato imputato di violenza privata aggravata per i fatti del “G8” di Genova (luglio 2001), che era stato prosciolto dalla Corte d’appello del capoluogo ligure per intervenuta prescrizione e condannato a risarcire il danno alle parti civili. La Corte dei conti aveva ritenuto illegittima la norma che subordina il risarcimento del danno all’immagine alla condanna in sede penale del pubblico dipendente.
Sentenza della Corte
La Corte Costituzionale, nella sentenza n. 191/2019 del 19 luglio 2019, ha dichiarato “inammissibile” la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 51, comma 7, del Codice di giustizia contabile sollevata dalla Corte dei conti, sezione Liguria, riguardante le condizioni per la richiesta di risarcimento del danno all’immagine della Pubblica Amministrazione davanti al giudice contabile. La Corte non è quindi entrata nel merito della questione, rilevando che la disciplina del danno all’immagine della Pa, contenuta nel recente Codice di giustizia contabile, si presta a differenti interpretazioni quanto all’individuazione dei reati per i quali la Procura contabile può agire per chiedere il risarcimento di questo tipo di danno.
L’entrata in vigore del codice di giustizia contabile ha esteso il novero dei reati che legittimano l’esercizio dell’azione risarcitoria, ma occorre stabilire quali fattispecie delittuose consentono al PM contabile l’esercizio dell’azione per il risarcimento del danno all’immagine. Si tratta, infatti, di un’attività indispensabile anche ove si ritenga che la domanda risarcitoria non richieda la commissione di uno dei delitti dei pubblici ufficiali contro la PA, ma solo la commissione di un delitto «a danno» della stessa. Anche questa previsione rivela infatti l’intento del legislatore di delimitare l’ambito della relativa responsabilità.
Secondo i giudici costituzionali, la Corte dei conti non ha preso in esame le diverse interpretazioni possibili, non ha rappresentato l’intero quadro normativo e non ha motivato adeguatamente sulla possibilità di ritenere che il titolo del reato commesso nella fattispecie avrebbe consentito una condanna al risarcimento del danno all’immagine. Così facendo, ha impedito una verifica sulla “rilevanza” della questione nel giudizio principale.
A cura della Redazione
LINK: Corte Costituzionale, sentenza 19/07/2019, n. 191/2019
Chiarimenti e linee guida in materia di collocamento obbligatorio delle categorie protette
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
Utilizzo di graduatorie ancora ammissibili
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
Leggitutto:https://www.segretaricomunalivighenzi.it/12-09-2019-utilizzo-di-graduatorie-ancora-ammissibili
Mobilità nel Pubblico Impiego, assegno è riassorbibile?
Fonte: lentepubblica.it
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n.15371/2019 ha fornito chiarimenti in merito alla mobilità nel Pubblico Impiego e all’assegno ad personam, con l’Ordinanza n.15371/2019.
Leggitutto: https://www.lentepubblica.it/personale-e-previdenza/mobilita-pubblico-impiego-assegno/
Graduatorie, largo agli idonei - Sì allo scorrimento per i bandi antecedenti al 2019
Fonte: https://www.segretaricomunalivighenzi.it
Nessun riposo compensativo per chi lavora di turno nella giornata festiva infrasettimanale
Fonte: https://www.segretaricomunalivighenzi.it
Cassazione: giusto il licenziamento del dipendente che prolunga la pausa pranzo, interrompendo il lavoro
Fonte: https://www.segretaricomunalivighenzi.it
L’assoluzione dal reato di peculato con formula piena non esclude il danno erariale, nel caso di retribuzione indebita
Fonte: https://www.segretaricomunalivighenzi.it
L’istituto della restitutio in integrum nell’ambito dell’esercizio dell’azione disciplinare nel pubblico impiego: natura retributiva e non risarcitoria all’esito dell’illegittima applicazione della sospensione disciplinare cautelare
Fonte: https://www.segretaricomunalivighenzi.it
Posizioni Organizzative: la contrattazione è limitata. Erroneo il parere Aran 4781/2019
Fonte: https://www.segretaricomunalivighenzi.it
Videosorveglianza trasparente - Cambia il cartello di avviso. Più informazioni al pubblico
Fonte: https://www.segretaricomunalivighenzi.it
Lettera lamentela per eccessivo carico di lavoro
Fonte:legge per tutti
Come contestare l’affidamento di incombenze eccessive per il dipendente: modello facsimile lettera di rimostranze e richiesta di riduzione delle mansioni.
Leggi tutto: https://www.laleggepertutti.it/300721_lettera-lamentela-per-eccessivo-carico-di-lavoro
Troppe mansioni lavoro
Fonte: legge per tutti
Incombenze e compiti eccessivi affidati dal datore di lavoro: quali rimedi per il dipendente?
Leggi tutto: https://www.laleggepertutti.it/300644_troppe-mansioni-lavoro
Sanzioni disciplinari: il principio di proporzionalità prevale sulla contrattazione collettiva
Con Ordinanza n. 18195 del 5 luglio 2019 la Suprema Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha affermato che il divieto imposto ai portalettere di distruggere il materiale postale rappresenta una norma fondamentale per la corretta esecuzione del servizio postale la cui violazione può determinare un grave pregiudizio per il concessionario del servizio e legittimare il licenziamento del lavoratore per giusta causa.
IL FATTO – Una dipendente di Poste Italiane S.p.a. veniva licenziata dopo essere stata arrestata per aver gettato, insieme ad altra dipendente, in un luogo deputato allo smaltimento della carta, circa 20 kg di materiale pubblicitario che avrebbe dovuto consegnare. Il Tribunale di primo grado dichiarava l’illegittimità del licenziamento irrogatole in violazione di specifiche norme aziendali, ritenendo che il comportamento della lavoratrice dovesse essere punito con la sanzione conservativa della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione e, pertanto, ordinava la reintegra nel posto di lavoro della dipendente e condannava la società al risarcimento dei danni. In sede di appello, la Corte confermava la sentenza di primo grado. Poste Italiane ricorreva in Cassazione avverso tale decisione.
LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE CIVILE – La Corte di Cassazione, riformando la sentenza di secondo grado, ha affermato che in materia disciplinare, ai fini dell’apprezzamento della giusta causa, non è vincolante la tipizzazione contenuta nella contrattazione collettiva.
Con riguardo al caso specifico ha, dunque, ritenuto che:
Su tali premesse, la Corte ha accolto il primo motivo di ricorso, cassando con rinvio alla competente Corte di appello affinché questa, alla luce di tali principi, rinnovasse la valutazione sulla congruità del licenziamento della dipendente, tenendo conto di ogni aspetto concreto della vicenda.
Testo completo della decisione: Cassazione Civile, Sez. Lavoro, Ordinanza n. 18195 del 2019
Pubblico impiego, incarichi extralavorativi non autorizzati: è del giudice ordinario (e non di quello contabile) la giurisdizione sulla restituzione delle somme
Con Sentenza n. 21692 del 26 agosto 2019 la Suprema Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha confermato che la Pubblica Amministrazione (P.A.) che intenda ottenere dal proprio dipendente la restituzione dei corrispettivi da questi percepiti nello svolgimento di un incarico non autorizzato deve essere rivolta al Giudice ordinario.
IL FATTO – Il Direttore Generale di un Ufficio Scolastico Regionale ingiungeva ad un insegnante il pagamento di una elevata somma di denaro, poiché il docente aveva percepito il cospicuo importo in conseguenza di attività extra-istituzionale svolta senza autorizzazione. L’insegnante impugnava l’ordinanza-ingiunzione innanzi alla Corte di Conti, che dichiarava la carenza di potere dell’Amministrazione ad emettere il provvedimento, annullandolo. La sentenza, tuttavia, veniva riformata in sede di appello poiché la Corte di Conti riteneva che si vertesse in un’ipotesi di recupero del credito da parte della Pubblica Amministrazione, in qualità di datrice di lavoro, che prescindeva dall’accertamento della responsabilità amministrativa del dipendente: ipotesi che, ad avviso della Corte, ricadeva sotto la giurisdizione del Giudice ordinario. Avverso il provvedimento di secondo grado ricorreva in Cassazione il Procuratore Generale per la dichiarazione della giurisdizione contabile.
LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE – Anche la Corte di Cassazione, dopo essersi soffermata sull’obbligo di versamento, che consiste in una particolare sanzione volta a rafforzare la fedeltà del dipendente pubblico, ha confermato nel caso in esame la giurisdizione del Giudice ordinario. La Suprema Corte ha affermato, infatti, che la giurisdizione sulla domanda della Pubblica Amministrazione volta ad ottenere dal proprio dipendente il versamento dei corrispettivi percepiti nello svolgimento di un incarico non autorizzato è da riconoscersi in capo al Giudice ordinario. In altre parole, l’Amministrazione creditrice ha titolo per richiedere l’adempimento dell’obbligazione senza doversi rivolgere alla Procura della Corte dei conti, che deve esserne notiziata soltanto quando si prospetti l’esistenza di un danno erariale.
Partendo dal presupposto per il quale ‘la prestazione resa dal pubblico dipendente a favore di terzi non necessariamente implica un danno per l’Amministrazione (ben potendo il pubblico dipendente aver correttamente adempiuto tutti gli altri obblighi lavorativi malgrado lo svolgimento di altra attività non autorizzata)’, la Cassazione ha infatti chiarito che:
Su tali premesse la Corte ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso, confermando la giurisdizione del Giudice Ordinario.
Testo completo della decisione: Cassazione Civile, Sez. Unite, Sentenza n. 21692 del 2019
Sospensione dei termini di prescrizione dei contributi delle P.A.
Sospesi i termini di prescrizione dei contributi dovuti dalle P.A., fino al 31 dicembre 2021. I dettagli nella Circolare INPS 122/2019
Leggi tutto: https://www.lavoroediritti.com/leggi-e-prassi/sospensione-prescrizione-contributi-p-a#ixzz5zC34zKH1
NoiPA, le novità del portale su stipendi e contributi dei dipendenti pubblici
Fonte:investire oggi
Noipa, le novità della piattaforma: consultazione dei cedolini degli anni passati e contributi versati.
Prenotazione appuntamento Inps: il servizio è ora disponibile in tutte le sedi
Fonte:investire oggi
Leggi tutto: https://www.investireoggi.it/fisco/prenotazione-appuntamento-inps-il-servizio-e-ora-disponibile-in-tutte-le-sedi/
Sanzioni disciplinari: guida pratica per la difesa del lavoratore nel procedimento disciplinare.
Fonte:lavoroediritto
Pubblico impiego: in caso di mobilità volontaria l’ad personam è riassorbibile
Fonte:lavoroediritto
Leggi tutto: https://www.lavoroediritto.it/giurisprudenza/pubblico-impiego-mobilita-volontaria-adpersonam-riassorbibile
Pensioni, Le Sfide del nuovo Governo M5S-PD
Il Premier Conte ha illustrato ieri a Montecitorio, prima del voto di fiducia, le priorità del nuovo Governo. Al primo posto il sostegno alle famiglie, il salario minimo e l'attuazione del reddito di cittadinanza. Incerto il capitolo pensioni.
Leggi Tutto: https://www.pensionioggi.it/notizie/previdenza/pensioni-le-sfide-del-nuovo-governo-9878687#ixzz5zCAQoEEf
Assenze per malattia: quali escluse dal conteggio, trattenuta fino ai 10 giorni, esenzioni dalle visite fiscali. Scheda aggiornata
Fonte:orizzontescuola
Legge 104: i 3 giorni di permesso per assistenza disabile. Scarica la guida
Fonte:orizzontescuola
Leggi tutto: https://www.orizzontescuola.it/guida/legge-104-e-3-giorni-di-permesso-per-assistenza-disabile-scarica-la-guida/
Proietti(UIL): «Il nostro sistema previdenziale è sostenibile nel presente e nel futuro.»
“Sarebbe molto utile che la Ragioneria Generale dello Stato contribuisse a realizzare un´operazione verità sull´importo della spesa per pensioni e della spesa per l´assistenza. È più che mai opportuno, a tale proposito, restituire rapidamente la commissione istituzionale, per operare questa separazione e dimostrare all’Europa che la spesa per pensioni in Italia è in media, e in qualche caso al di sotto, con quella degli altri paesi.
Bisogna, quindi, continuare come già fatto con l’ape sociale e quota 100, a reintrodurre una flessibilità di accesso alla pensione intorno ai 62 anni.
L´adeguamento automatico all’aspettativa di vita e il sistema dei coefficienti, richiamati dalla Ragioneria, sono profondamente iniqui e penalizzano due volte i lavoratori, perché innalzano l’età di pensionamento e, al contempo, modificano il coefficiente di trasformazione. In questo modo si continua a fare cassa sui lavoratori e pensionati.
Per la UIL bisogna operare una revisione dell´automatismo all’aspettativa di vita differenziandolo in relazione alle diverse tipologie di lavoro e bisogna modificare al contempo il meccanismo dei coefficienti assegnandolo per coorti di età.
Su questi temi e sull´insieme del sistema previdenziale il Governo deve aprire subito un confronto con le parti sociali.”
Barbagallo: “questo Governo vuole essere di svolta? Assuma provvedimenti a favore dei pensionati”
A metà novembre, a Roma, manifestazione dei pensionati
Le categorie dei pensionati di Cgil, Cisl, Uil hanno deciso di organizzare una manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma a metà novembre.
L’iniziativa, che sarà preceduta da una mobilitazione a livello territoriale, ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione del Governo su una serie di capitoli importanti per i pensionati, a partire da fisco, sanità e non autosufficienza. L’annuncio è stato fatto in occasione degli Esecutivi unitari di Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp svoltisi, oggi, a Roma. “Se questo vuole essere un Governo di svolta, come si è autodefinito - ha dichiarato Barbagallo - allora deve cominciare dai pensionati: bisogna restituire potere d’acquisto alle pensioni, rivalutandole e detassandole, e occorre promulgare una legge sulla non autosufficienza. In questi anni - ha sottolineato il leader della Uil - si è fatto cassa sui pensionati e ciò è accaduto anche con il precedente Governo Conte: 3,6 miliardi in tre anni.
- by Alex