Fonte:Repubblica
I sindacati chiedono il completamento dei rinnovo dei contratti di lavoro e ulteriori risorse per il triennio 2019-2021, per un effettivo ricambio all'interno della P.A. Cigl, Cisl e Uil spingono inoltre anche per una totale equiparazione dei dipendenti pubblici e dei privati sotto il profilo dell'erogazione del Tfr (che nella funzione pubblica arriva anche tre anni dopo la fine del rapporto di lavoro) e il welfare. Il ministro convoca le organizzazoni dei lavoratori il 13 novembre
L'adozione di un piano di assunzioni straordinarie, che tenga conto del completamento dei rinnovi contrattuali ancora non effettuati (le aree della dirigenza) ma metta in campo anche le risorse per il triennio 2019-2021: i sindacati della Pubblica Amministrazione chiedono che il governo "rafforzi l'impegno a sostegno del lavoro pubblico e del miglioramento dei servizi". E scendono in campo con una raccolta di firme e una serie di incontri che si terranno giovedì 8 tra Milano, Roma e Napoli.
"Le risorse poste nel ddl di Bilancio in discussione in Parlamento, ad oggi, - dichiara Maurizio Petriccioli, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica - devono esere aumentate nel triennio di un ulteriore miliardo e mezzo per essere sufficienti a finanziare i rinnovi contrattuali. Ciò detto, le risorse comunque offrono la copertura dell’elemento perequativo (ndr si tratta di una compensazione che evita che venga azzerato il bonus di 80 euro stanziato dal precedente governo a sostegno dei redditi più bassi) e sono di una consistenza sufficiente per avviare la fase negoziale per i rinnovi 2019-2021, richiesta formalmente al governo nella giornata di ieri. Il punto sul quale andrà fatto un chiarimento però riguarda le risorse per i comparti della Sanità Pubblica e delle Funzioni Locali, con gli oneri per i rinnovi che restano a carico dei rispettivi bilanci e sappiamo bene le difficoltà che vivono le Regioni, le Province e i Comuni in questo momento. Abbiamo inoltre sollecitato l’apertura dei lavori delle Commissioni Paritetiche in tutti i comparti perché non è più possibile rimandare la revisione dei sistemi di classificazione del personale".
Più polemica la segretaria della Fp Cgil, Serena Sorrentino: “Dalla lettura della legge di Bilancio appare ormai chiaro che per il prossimo contratto le risorse sono insufficienti. I conti sono presto fatti: il passato contratto, relativo al triennio 16/18, sanciva un aumento del 3,48%, pari a 85 euro al mese; per il prossimo triennio 19/21 il governo per adesso ha stanziato meno dell’Ipca, che dovrebbe essere 1,4%. Morale della favola: alla fine ai dipendenti pubblici si prevede di dare 50 euro nel triennio. Davvero un ‘bel cambiamento’, meno del governo precedente". Sorrentino suggerisce di investire nei contratti e nelle assunzioni quanto il governo intende spendere per attivare i controlli biometrici: "Facciamo una domanda al ministro della Pubblica amministrazione: quanto costerà far installare gli impianti per la rilevazione biometrica in tutte le pubbliche amministrazioni? Stanziamo quei soldi sulla contrattazione e vedremo come la qualità del lavoro aumenterà, anziché agitare sempre lo spettro dei furbetti".
Cgil, Cisl e Uil hanno varato una piattaforma di undici punti che intendono sottoporre al ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, che intanto ha convocato i sindacati per il prossimo 13 novembre: oltre a maggiori risorse e al rinnovo dei contratti si chiede, tra l'altro, l'avvio di un programma di formazione, il potenziamento delle norme in materia di tutela del lavoro e delle relazini sindacali, l'equiparazione normativa del lavoro pubblico al lavoro privato. Infatti il trattamento di fine rapporto viene erogato ai dipendenti della Pa con molto ritardo rispetto ai dipendenti del privato (possono passare fino a tre anni), e i premi di produttività non godono dello stesso trattamento fiscale agevolato.
"Sono temi sui quali la Cisl Fp si è spesa in maniera fortissima e continuerà a farlo in tutte le sedi. - ribadisce Petriccioli - Sui tempi di erogazione del TFS/TFR abbiamo lanciato una petizione prossima alle 80.000 sottoscrizioni: è intollerabile che un lavoratore, solo perché dipendente pubblico, debba aspettare fino a tre anni per riavere indietro i soldi accantonati lungo tutto l’arco della propria vita lavorativa; così come è ingiusto che nel pubblico non vi sia, come nel privato, un sistema di agevolazioni fiscali sui premi di produttività e per il welfare contrattuale. Le voglio inoltre dire: un lavoratore pubblico che si ammala ha per i primi 10 giorni un taglio al salario accessorio e deve in piu sottostare a fasce di reperibilità nelle visite fiscali maggiorate di due ore rispetto al privato. A me francamente sembra un’assurdità!".
I rinnovi contrattuali nelle Pubbliche Amministrazioni, dove a lungo non ci sono state assunzioni, e in alcuni casi l'età media dei dipendenti supera i 50 anni, deve anche affrontare lo scoglio delle esternalizzazioni: ci sono ministeri, come quelli dell'Ambiente, dove il personale era praticamente tutto esterno. "Le esternalizzazioni sono state uno dei tanti strumenti adottati dalle amministrazioni per eludere le regole di governance e di equilibrio di bilancio delle Pa ma questi escamotage non hanno migliorato i servizi, anzi, hanno ridotto l’efficienza e la trasparenza nel lavoro pubblico, creando sacche di sfruttamento e penalizzato quel personale che merita oggi di essere riassorbito completamente all’interno della PA attraverso opportune procedure concorsuali", dice Petriccioli.
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Manovra: Cgil-Cisl-Uil, avviare confronto per rinnovo contratti pubblici. Sindacati lanciano proposte ‘Contrattiamo Diritti’
“Avviare formalmente il confronto per il rinnovo dei Contratti nazionali 2019-2021 delle Funzioni Locali, della Sanità Pubblica e delle Funzioni Centrali”. A rivendicarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, insieme al presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Stefano Bonaccini, al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e alla controparte, il presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini.
Le categorie del lavoro pubblico di Cgil, Cisl e Uil chiedono così l’avvio di un confronto sul rinnovo dei contratti nazionali relativi al prossimo triennio e avanzano, in un documento unitario approvato dagli esecutivi unitari dal titolo ‘Contrattiamo Diritti’, undici punti per una Pa migliore, mettendo al centro un maggiore investimento pubblico per la crescita e lo sviluppo del Paese, passando per più occupazione e più risorse.
Proposte sulle quali le lavoratrici e i lavoratori pubblici si stanno esprimendo votandole sul sito www.contrattiamodiritti.it, così come raccogliendo firme in tutti i luoghi di lavoro pubblici, determinando il massimo del coinvolgimento e della partecipazione. Obiettivo di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, in vista dell’approvazione della legge di Bilancio, è mettere al centro, tra le altre cose, il tema delle risorse, del rinnovo del contratto e del varo di un piano straordinario di assunzioni nella Pa per rispondere all’emergenza occupazionale e contrastare le esternalizzazioni.
- by Alex