Fabiana Dadone (M5S): “All'indomani della pandemia dobbiamo rendere stabile lo smart working nella Pubblica Amministrazione”
Il ministro alla Pubblica Amministrazione è intervenuto questa mattina in diretta nella trasmissione Rai Unomattina. “Lo Stato si deve fare parte attiva facendo parlare tra sé i sistemi operativi e facendo interconnettere le banche dati di varie amministrazioni rendendo più facile la vita al cittadino”
Fonte: https://www.targatocn.it/
“Sono soddisfatta di come la Pubblica Amministrazione abbia affrontato l'emergenza Coronavirus nella fase uno, continuando a fornire servizi attraverso lo smart working. Ora ci stiamo preparando a quella che definisco la fase 3: dobbiamo portare a regime il lavoro agile a distanza e mantenerlo come buona prassi anche nella fase successiva, quando sarà possibile la libera circolazione e il ritorno negli uffici, sempre con le dovute cautele”. È positivo il giudizio del ministro Fabiana Dadone sullo smart working nella Pubblica Amministrazione. Parole pronunciate questa mattina, giovedì 16 aprile, in collegamento nella trasmissione di Rai1 Unomattina.
“Grazie ai dirigenti che, dalla sera alla mattina, hanno garantito i servizi che garantivano prima, riorganizzando il lavoro da casa – ha continuato il ministro grillino -. Nelle regioni maggiormente colpite dall'emergenza Covid-19 come Lombardia Veneto e Piemonte la reazione c'è stata, con il 70% dei lavoratori della pubblica amministrazione che oggi lavora in smart working in maniera stabile. Una motivazione per continuare a mantenere il lavoro agile anche all'indomani di questa pandemia”
La Pubblica amministrazione deve sburocratizzarsi, fornendo servizi efficienti, efficaci e rapidi: “Nel pubblico c'è sempre stato troppo timore ad abbandonare la vecchia modalità organizzativa di lavoro. La pubblica amministrazione ha dato una grande prova di sé. Avendo preso questa palla dobbiamo renderla stabile e portare il 30-40% del personale verso lo smart working anche dopo l'emergenza, attravero la digitalizzazione dei servizi in tutta Italia. Come? Faccio un esempio concreto. Se la PA ha in mano un documento non lo deve chiedere più volte al cittadino ma deve mettersi in contatto con le banche dati di altre amministrazioni per reperire i documenti. Lo Stato si deve fare parte attiva facendo parlare tra sé i sistemi operativi e facendo interconnettere le banche dati di varie amministrazioni rendendo più facile la vita al cittadino”.
Nella fase tre saranno differenti anche i concorsi. “Dovranno essere senza assembramenti – continua Dadone -, dobbiamo riflettere sulla dislocazione territoriale e su come promuovere le nuove competenze”.
In ultima battuta il ministro è intervenuto su come la PA possa intervenire per proteggere gli anziani. “La protezione delle fasce deboli è un rema delicato. Dobbiamo fare una riflessione importante sulla sanità territoriale, che ha sofferto la poca dislocazione della medicina sul territorio. Infine dobbiamo anche evitare che il processo di digitalizzazione crei una eccessiva distanza verso questa fascia di popolazione. Dobbiamo affiancarli. Sul problema delle case di cura invece si deve fare chiarezza in una fase successiva. Ora non è il momento delle polemiche”.
Pa: Dadone, imprimere spinta potente e decisa a digitalizzazione
(Agenzia Nova) - Il ministro per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, nel rispondere in Aula, alla Camera dei deputati, ad una interpellanza urgente del Partito democratico sui temi della semplificazione amministrativa, in vista della ripresa delle attività economiche, ha affermato che "le politiche di semplificazione che si intende condurre trovano loro fondamento sulle seguenti azioni: ridurre lo scarto temporale tra l’emanazione della norma e sua efficacia tramite provvedimenti attuativi (tempistiche per l’operatività, modalità di accesso, modulistica, eccetera); assicurare la massima velocità di accesso ai benefici, attraverso un sistema definito di controlli ex post dei requisiti; per gli operatori economici commisurare gli oneri burocratici alle attività esercitate ed alla loro grandezza". L'esponente dell'esecutivo del Movimento cinque stelle ha poi spiegato: "In via immediata e con ripercussioni di tipo sistemico, si intende intervenire sul cosiddetto 'once only', un principio vigente nel nostro ordinamento da molto tempo ma evidentemente ancora inapplicato. Le Pubbliche amministrazioni non devono più chiedere al cittadino e all’impresa dati e documenti che già possiedono o possono reperire da altre Pubbliche amministrazioni".
PA: Dadone, pensiamo a fase 3
(Agenzia Nova) - La Pubblica amministrazione sta già pensando a una Fase 3, in cui si potrà tornare, in sicurezza, in ufficio: lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone nel suo intervento a “Unomattina”. Il ministro ha detto che si sta già pensando a una fase in cui si passa dallo smart working a una fase successiva.
La rassegna dei concorsi pubblici del QPA
Fonte:qpa
Le ultime opportunità di lavoro provenienti dagli enti centrali e periferici dello Stato.
Leggitutto:http://www.ilquotidianodellapa.it/_contents/news/2020/aprile/1585901428173.html
Orario multiperiodale alternativo all’esenzione dal lavoro.
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
Sulle ferie c'è tensione tra ministero e dipendenti
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
La disponibilità è un rebus - Con la sospensione dei procedimenti indennità a rischio
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
AranSegnalazioni - Newsletter del 16/4/2020
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
La maternità blocca il congedo
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
Coronavirus: congedo parentale prorogato al 3 maggio
Fonte: legge per tutti
Leggitutto:https://www.laleggepertutti.it/389832_coronavirus-congedo-parentale-prorogato-al-3-maggio
Coronavirus: bonus a chi farà le vacanze in Italia
Fonte: legge per tutti
In arrivo una detrazione fino a 325 euro per chi passerà almeno tre notti in una struttura ricettiva del nostro Paese. Ecco come funziona.
Leggitutto:https://www.laleggepertutti.it/389949_coronavirus-bonus-a-chi-fara-le-vacanze-in-italia
Fonte: legge per tutti
Leggitutto:https://www.laleggepertutti.it/374969_lettera-impugnazione-licenziamento-ultime-sentenze
Contagio da Coronavirus sul lavoro: infortunio con modulo INPS
Fonte:lavoro e diritti
Per i contagi da Coronavirus sul lavoro è sufficiente produrre il certificato di malattia redatto su modulistica INPS per avere l'infortunio
Leggitutto:https://www.lavoroediritti.com/leggi-e-prassi/contagi-coronavirus-lavoro-certificato-inps
Congedo COVID-19 chiarimenti INPS sulle modalità di fruizione
Fonte:diritto-lavoro
Leggitutto:https://www.diritto-lavoro.com/2020/04/15/congedo-covid-19-chiarimenti-inps/
Pensioni, Stop alla prescrizione dei contributi per i dipendenti pubblici sino al 2022
Prorogato di un anno il termine per l'applicazione dei termini di prescrizione per le omissioni contributive nei confronti dei dipendenti pubblici.
Barbagallo: la priorità è la sicurezza di tutti. Con fase 2 le attività dovranno riprendere gradualmente e in sicurezza
Nuovo Patto per il Paese per rilancio e crescita dell´economia
DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO SEGRETARIO GENERALE UIL
Si è conclusa nella tardissima serata di ieri una lunga riunione dell’Esecutivo nazionale della Uil svoltasi, per la prima volta nella storia del sindacato di via Lucullo, in videoconferenza. La Segreteria nazionale si è così potuta confrontare con i dirigenti territoriali e di categoria dell’Organizzazione per fare il punto sulla drammatica questione del Coronavirus, sulle sue conseguenze occupazionali e, soprattutto, sulle prospettive della cosiddetta fase 2.
“Per noi - ha detto il Segretario generale Carmelo Barbagallo - la priorità resta la sicurezza dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e di tutti i cittadini. Quando inizierà la cosiddetta fase 2, dunque, sarà fondamentale rispettare rigorosamente le indicazioni sui dispositivi di protezione individuale, sul distanziamento sociale e sulle sanificazioni, in tutti i luoghi di lavoro. A tal proposito - ha proseguito Barbagallo - bisognerà sia continuare a erogare i necessari ammortizzatori sociali, più rapidamente di quanto non sia accaduto in questi giorni, sia predisporre le modalità organizzative del lavoro utili a evitare assembramenti nelle fabbriche e negli uffici e, inoltre, affollamenti nei mezzi di trasporto pubblico utilizzati per recarsi al lavoro. Insomma, le attività dovranno riprendere gradualmente ma, soprattutto, in assoluta sicurezza: sarebbe insensato se, per accelerare i tempi del ritorno alla ‘normalità’, si vanificassero i sacrifici fatti in queste settimane. Dopo questa drammatica vicenda – ha concluso Barbagallo – nulla potrà più essere come prima. Non abbiamo più alibi: dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo e un progetto per il futuro, attraverso un patto per il Paese, che generi una prospettiva di rilancio e di crescita dell’economia”.
Cgil, Cisl, Uil chiedono incontro urgente a Presidente del Consiglio
Occorrono linee guida condivise omogenee e dettagliate da parte del Governo
CGIL CISL UIL
COMUNICATO STAMPA
Cgil Cisl e Uil hanno chiesto oggi un incontro urgente al Presidente del Consiglio per un confronto sulla ripresa delle attività produttive, economiche e sociali perché riteniamo fondamentale che venga mantenuto un forte presidio e una regia nazionale sul tema della sicurezza e della tutela massima della salute per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Il nostro obiettivo è arrivare, lavorando insieme, preparati alle scadenze di maggio contenute nel Dpcm del 10 aprile.
Siamo preoccupati delle iniziative di singole regioni o realtà territoriali del paese perché crediamo che in tal modo si possano pregiudicare gli sforzi che tutto il paese ha messo in campo con il rischio di non garantire regole omogenee per tutti. Non è il momento delle fughe in avanti o dei protagonismi.
Occorrono linee guida omogenee e dettagliate da parte del Governo condivise con le parti sociali ed i livelli istituzionali tenendo conto delle indicazioni dei comitati tecnici e scientifici insediati dal Governo. Devono essere rispettate tutte le procedure previste dal protocollo sulla sicurezza sottoscritto il 14 marzo scorso dal Governo e da tutte le parti sociali, con le necessarie implementazioni e sostegni legislativi. Gli eventuali test sanitari devono essere vidimati e certificati dal Comitato tecnico scientifico e dal Ministero della salute e in ogni caso gestiti dal Servizio sanitario pubblico.
Vanno definite condizioni di sicurezza nel sistema dei trasporti dei lavoratori e dei cittadini.
E’ necessario una sintesi a livello nazionale in modo dare certezza e regole precise da adottare a tutte le regioni, ai territori, alle aziende a tutti i settori della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici. La distribuzione dei dispositivi di sicurezza per i lavoratori e cittadini deve essere garantita in tutti i territori e dei luoghi di lavoro.
Si devono, altresì, discutere le misure a sostegno del lavoro che il Governo sarà chiamato ad adottare nei prossimi provvedimenti legislativi. E’ prioritario, dunque, che sia data continuità, ma più efficienza e rapidità nell’erogazione dei relativi assegni, a tutti gli ammortizzatori sociali necessari a gestire il graduale rientro dei lavoratori nel processo produttivo, in coerenza con un’organizzazione del lavoro rispettosa della sicurezza.
E’ il momento della coesione e dell’unità per uscire dall’emergenza sanitaria per costruire le condizioni di un nuovo modello sociale economico e del lavoro.
Per tali ragioni Cgil, Cisl e Uil sollecitano un confronto urgente con il Governo e con le parti sociali nello spirito costruttivo e responsabile che ha caratterizzato questa fase di difficile gestione dell’emergenza sanitaria, sociale ed economica.
“Si inizia a parlare di fase due ovvero di quell’arco temporale - al momento non ancora definito e tantomeno definibile – che dovrà condurci definitivamente fuori dall’emergenza epidemiologica e la cui durata non potrà che essere direttamente correlata all’individuazione del vaccino per il Covid-19”. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della UILPA Nicola Turco, aggiungendo quindi che “in questo lasso di tempo che ancora ci separa dalla fase due sarà fondamentale esercitare tutte le misure necessarie indicate dai comitati scientifici per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in occasione di una graduale ripresa delle diverse attività degli uffici pubblici”.
“E’ assolutamente prioritario ed indispensabile - incalza Turco - che i lavoratori, prima del rientro negli uffici, vengano sottoposti al test per la rilevazione della eventuale positività al virus in quanto, in assenza di quest’ultima misura, il ripopolamento - seppure progressivo - degli uffici provocherebbe conseguenze gravissime in relazione agli inevitabili nuovi contagi. Senza tutti gli accorgimenti che la gravissima pandemia impone gli uffici pubblici sarebbero in breve tempo destinati a trasformarsi in nuovi focolai con ulteriori ondate di contagi per tutta la popolazione”.
“Infatti, una decisione che non tenga conto di questo tipo di precauzioni - rimarca Turco - non solo vanificherebbe i sacrifici finora portati avanti da tutta la collettività ma metterebbe a repentaglio la salute e la sicurezza di milioni di persone, tra lavoratori, cittadini utenti e le loro famiglie. I dipendenti pubblici hanno già pagato molto caro il prezzo del proprio lavoro, con contagi e decessi e non vorremmo assistere ad interventi sconsiderati, destinati ad aggravare ulteriormente questo triste bilancio”.
“Pertanto, è opportuno che nelle varie realtà operative si possa confermare l’utilizzo dello Smart Working, magari programmando una graduale riduzione della percentuale di lavoratori preposti a questa tipologia e, contestualmente, prevedere sempre in maniera graduale il rientro in ufficio della restante parte”, evidenzia il Segretario Generale della UILPA ponendo anche in evidenzia “la necessità di tenere conto dell’ampiezza delle aree di lavoro onde poter stabilire per ogni singolo sito il numero di lavoratori ospitabili con garanzia del rispetto delle misure di sicurezza, tra le quali non si potrà prescindere anche dalla disponibilità di dispositivi individuali di protezione in quantità sufficiente per i ricambi giornalieri e dalle regolari operazioni di santificazione degli ambienti”.
“Noi conosciamo bene i meccanismi della macchina pubblica nonché il grado di propensione posseduto dai datori di lavoro pubblici e dai responsabili delle strutture rispetto all’assunzione di responsabilità, per questo – esorta Turco – è necessario attivarsi sin da subito per una programmazione del metodo e delle misure di prevenzione, in quanto la mancanza di regole in questo contesto potrebbe essere fatale ed avere effetti devastanti”.
“Difronte ad una tragedia di queste dimensioni non tollereremo comportamenti unilaterali delle Amministrazioni attraverso i vari Responsabili Centrali e Territoriali, ritenendo un valore prioritario il diritto alla salute e alla sicurezza a difesa del quale - se sarà necessario - porremo in essere tutte le azioni possibili affinché esso sia garantito a tutti i lavoratori”, conclude Turco.