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Causale : A supporto delle famiglie dei deceduti
Pa, torna il turnover al 100%. In arrivo 150 mila assunzioni all'anno
FONTE:REPUBBLICA
Venerdì cadono gli ultimi paletti per il ricambio nel pubblico impiego. Tutte le risorse in arrivo dalle uscite potranno essere impiegate per nuovi ingressi
Finisce l'era del blocco del turnover nella pubblica amministrazione. Venerdì scade il blocco fissato dall'ultima manovra per le assunzioni nei ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici e il turnover tornerà al 100%. Dopo anni di sbarramenti, in ottica spending review, cadono così gli ultimi paletti al ricambio del personale, per cui la spesa per chi esce potrà essere interamente riversata su nuovi ingressi. Anzi nelle Regioni, prevede un decreto ad hoc, si potranno fare ancora più assunzioni, ancorandole a parametri diversi dai pensionamenti.
Con la fine del blocco a partire dal prossimo anno la pubblica amministrazione assumerà circa 150 mila persone nella media dei dodici mesi, secondo le previsioni del ministero guidato da Fabiana Dadone.. Numeri a cui si devono aggiungere gli ingressi extra finanziati con le passate manovre. Complessivamente, sommando tutto, si dovrebbe arrivare a 450-500 mila entrate nell'arco di tre anni
Nei territori ormai i vincoli del turnover sono stati eliminati e ora si punta a cambiare schema, con assunzioni non più calibrate sulle uscite ma sui bilanci. Quindi laddove ci sono risorse si potranno programmare ingressi superiori ai pensionamenti.
La facoltà è stata prevista nel decreto crescita e adesso c'è anche il primo provvedimento attuativo, pubblicato in Gazzetta ufficiale questa settimana. Ecco che dall'inizio del prossimo anno le Regioni saranno divise in cinque fasce, a cui corrisponderanno altrettanti 'valori soglia', ovvero tetti di spesa. I rapporti più generosi spettano alle realtà meno popolose.
In fase di prima applicazione e fino al 31 dicembre 2024, le Regioni a statuto ordinario nel limite del valore soglia, si legge nel testo, "possono incrementare annualmente, per assunzioni di personale a tempo indeterminato, la spesa del personale registrata nel 2018, in misura non superiore al 10% nel 2020, al 15% nel 2021, al 18% nel 2022, al 20% nel 2023 e al 25% nel 2024, in coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale e fermo restando il rispetto pluriennale dell'equilibrio di bilancio asseverato dall'organo di revisione". Un provvedimento parallelo è atteso, entro questo mese, per i Comuni. Da quanto si apprende, infatti, il ministero della P.a riconvocherà a stretto giro un tavolo tecnico.
P.A: turnover al 100% anche per gli statali
Via paletti da venerdì. Ministero stima 150 mila assunzioni annue
ANSA - Il turnover torna al 100% anche per gli statali in senso stretto. La precedente manovra aveva rinviato al 15 novembre, venerdì prossimo, lo sblocco delle assunzioni nei ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Dopo anni di sbarramenti, in ottica spending review, cadono gli ultimi paletti al ricambio del personale, per cui la spesa per chi esce potrà essere interamente riversata su nuovi ingressi. Anzi nelle Regioni, prevede un decreto ad hoc, si potranno fare ancora più assunzioni, ancorandole a parametri diversi dai pensionamenti.
Le previsioni del ministero guidato da Fabiana Dadone sono che dal prossimo anno la pubblica amministrazione assumerà circa 150 mila persone nella media dei dodici mesi. Dati che rispondono a un turnover tornato di nuovo al 100% in tutti gli uffici pubblici. Numeri a cui si devono aggiungere gli ingressi extra finanziati con le passate manovre. Complessivamente, sommando tutto, si dovrebbe arrivare a 450-500 mila entrate nell'arco di tre anni.
Stipendi per i dipendenti della Pubblica Amministrazione: le date per stipendi e tredicesime
Pagamenti in anticipo nel mese di dicembre e versamento della tredicesima mensilità: cosa sapere
I dipendenti pubblici hanno un motivo in più per attendere con entusiasmo l’arrivo di dicembre. Questi ultimi, come tutti i lavoratori subordinati, riceveranno l’accredito della tredicesima mensilità ma, come i ben informati probabilmente già sapranno, a loro il prossimo mese lo stipendio mensile verrà versato anticipatamente.
A dettare legge al riguardo è il decreto 350/2019 dove, all’allegato 1, sono contenute le disposizioni in materia di date e modalità di erogazione degli stipendi al personale della Pubblica Amministrazione. Per quanto riguarda l’accredito dello stipendio su conto corrente (postale o bancario), in generale, le giornate indicate dal legislatore sono le seguenti:
Di queste date i dipendenti della Pubblica Amministrazione devono sempre tenere conto per undici mesi l’anno, ad eccezione dei giorni di festa e – come spiegheremo di seguito – per il mese di dicembre. Nel primo caso, ovvero quando le giornate di paga coincidono con un giorno festivo, la data di accredito del pagamento viene anticipata semplicemente al giorno lavorativo precedente.
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A dicembre, quando lo stipendio mensile e la tradicesima mensilità vengono erogati contemporaneamente, i dipendenti pubblici non devono aspettare la fine del mese per riscuotere quanto spetta loro. Tra l’accredito dello stipendio di novembre e quello del mese successivo, infatti, passano meno di 4 settimane.
Le date di cui tenere conto a dicembre, nello specifico, sono le seguenti:
Anche in questo caso vale la regola che se una delle suddette giornate dovesse coincidere con una domenica o un sabato, il giorno di paga sarà anticipato. Quest’anno, dunque, poiché il 14 e il 15 dicembre cadono rispettivamente di sabato e domenica, gli stipendi della Pubblica Amministrazione verranno erogati tra il 13 e il 16 dicembre 2019.
Pensionamento a 65 anni nella PA: quando è possibile?
Fonte:notizieora Di Patrizia Del Pidio
Nella pubblica amministrazione quando è possibile accedere al pensionamento a 65 anni? Vediamo la normativa.
Nella pubblica amministrazione il dipendente che, al compimento dei 65 anni, ha maturato il diritto a qualsiasi tipo di pensione è collocato a riposo d’ufficio. Se non ha raggiunto diritto alla pensione, invece, rimane in servizio fino al compimento dei 67 anni necessari per accedere alla pensione di vecchiaia.
Pensionamento a 65 anni
Un nostro lettore, docente, ci scrive:
Salve, sono un docente (I.R.C.) a T.I., gradirei cortesemente una consulenza in merito a quanto di seguito espongo al 31/8/2020 maturo 37 anni di servizio utili ai fini pensionistici , comprensivi di un anno di servizio militare. Sono all’ultima classe di stipendio. Compio 65 anni a dicembre 2020. Quesito: Posso andare in pensione dal 1/9/2020 e senza subire penalizzazioni?In attesa, grazie infinite .
Purtroppo, avendo soltanto 37 anni di servizio, non matura al compimento dei 65 anni nessun diritto alla pensione. E’ pur vero che potrebbe rientrare nell’Ape sociale, ma quest’ultima spetta soltanto a invalidi, disoccupati, caregiver, usuranti e gravosi e, purtroppo, non è il suo caso. L’età limite per il pensionamento quindi, anche per lei, è di 67 anni.
Nella pubblica amministrazione il pensionamento a 65 anni è possibile ed obbligatorio soltanto quando c’è un diritto alla pensione. Potrebbe accedere, l’anno successivo, alla maturazione dei 38 anni di contributi, al pensionamento con quota 100 a decorrere dal 1 settembre 2021, con presentazione della domanda di cessazione dal servizio entro dicembre 2020.
Altre possibilità di un prepensionamento non ne esistono e dovrebbe attendere, in alternativa di compiere i 67 anni necessari per accedere alla pensione di vecchiaia.
Scorrimento graduatorie per Idonei nei Concorsi Pubblici: dal 2020 sarà già possibile
Fonte:lentepubblica.it
Il ministro per la PA, Fabiana Dadone, in risposta al question time di ieri alla Camera dei Deputati, si è pronunciato sul divieto di avvalersi degli idonei. Scopriamo tutte le novità.
Leggi tutto: https://www.lentepubblica.it/cittadini-e-imprese/scorrimento-graduatorie-idonei-concorsi-pubblici-2020/
Pensioni, fasce di rivalutazione assegni nel 2020
Fonte: lentepubblica.it
I dettagli della proposta del Governo contenuta nella Legge di Bilancio per il 2020. Si tratta di pochi spiccioli? La situazione potrebbe però già cambiare negli anni seguenti: tutti i dettagli.
Leggi tutto: https://www.lentepubblica.it/personale-e-previdenza/pensioni-fasce-rivalutazione-assegni-2020/
Fonte:lavoroediritto
Fonte: lavoroediritti
Cosa sono e come funzionano i buoni pasto elettronici? Ecco la nostra guida aggiornata alle novità della Legge di Bilancio 2020.
Leggi tutto: https://www.lavoroediritti.com/abclavoro/buoni-pasto-elettronici#ixzz64mTtkUIT
Riscatto posizione fondi pensione: incostituzionale prevedere condizioni fiscali differenti fra dipendenti pubblici e privati
Fonte:lavoroediritto
Pensione part time pubblico impiego
Fonte:legge per tutti
Lavorare per un numero ridotto di ore può essere, sicuramente, vantaggioso per la propria vita personale e familiare, ma occorre considerare quali effetti può produrre il lavoro a tempo parziale sulla propria futura pensione
Leggi tutto: https://www.laleggepertutti.it/324460_pensione-part-time-pubblico-impiego
Trasparenza e privacy: l’art. 14, D.Lgs. n. 33/2013 alla luce della sentenza della Corte cost. n. 20/2019
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
Le Linee Guida ANAC n. 4: una rilettura alla luce del nuovo contesto normativo e giurisprudenziale
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
Graduatorie: ancora valide quelle approvate dal 2011 in avanti
Fonte: www.segretaricomunalivighenzi.it
Leggi tutto: https://www.segretaricomunalivighenzi.it/11-11-2019-graduatorie-ancora-valide-quelle-approvate-dal-2011-in-avanti
Pensioni, Ultimi giorni per APE Social e Precoci
Scade a fine mese l'ultima finestra annuale per il conseguimento dell'Ape sociale e del beneficio della pensione anticipata con 41 anni di contributi per i cd. lavoratori precoci.
Leggi tutto: https://www.pensionioggi.it/notizie/previdenza/pensioni-ultimi-giorni-per-ape-social-e-precoci-3242353
Audizione Cgil Cisl Uil – VI Comm. Finanze della Camera
CGIL, CISL e UIL da tempo denunciano che la pressione fiscale in Italia è insopportabile per i lavoratori dipendenti e pensionati ...
Link: L’audizione completa in PDF
Barbagallo: “L’innovazione tecnologica sia generatrice di un diffuso benessere sociale”
Il leader della UIL, in un convegno a Napoli, interviene ancora sulla vicenda Arcelor Mittal
“L’evoluzione tecnologica e l’impatto sul welfare”. È il titolo del convegno organizzato dalla Uil pensionati della Campania, al quale ha partecipato, tra gli altri, il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. “Una politica economica che non si fonda su processi industriali innovativi e tecnologici - ha detto il leader della Uil - è miope. L’innovazione tecnologica è generatrice di progresso, ma questi processi di trasformazione vanno governati per far sì che determinino anche un diffuso benessere sociale.
Oggi, non è ancora così e, anzi, nel mondo, ci sono meno ricchi sempre più ricchi, mentre i poveri sono sempre più poveri e numerosi. Tra le altre cose, quindi - ha proseguito Barbagallo - è indispensabile strutturare un nuovo welfare più efficiente e capillare che ponga rimedio alle nuove condizioni di disagio scaturite da percorsi di modernizzazione non adeguatamente regolati. La vera sfida, però, è quella di far leva proprio sull’innovazione per dare risposte adeguate alle nuove esigenze di protezione sociale”.
Nel corso dell’iniziativa, poi, il leader della Uil è intervenuto anche sulla questione al centro dell’odierna cronaca politica, economica e sindacale: il futuro degli stabilimenti ex Ilva. “Non mi convince l’idea di adire le vie legali contro le inadempienze dell’Arcelor Mittal - ha sottolineato Barbagallo - perché quando la causa sarà finita, avremo il deserto industriale e occupazionale. Ribadisco, invece, la necessità di provare a ripristinare le condizioni per l’attuazione dell’accordo sottoscritto dai Sindacati, dall’Azienda e dal Governo.
Dobbiamo evitare che nel nostro Paese non si produca più l’acciaio perché importarlo costerebbe molto di più e, così, entrerebbe in crisi tutto il nostro sistema industriale. Noi siamo uniti - ha concluso Barbagallo - e faremo di tutto per mantenere alta la mobilitazione e impedire che gli stabilimenti ex Ilva chiudano definitivamente”.