fonte: orizzonte scuola
INPS: Guida alla consultazione dell’Estratto conto dipendenti pubblici. Si intitola così il depliant preparato per guidare il lavoratore nei meandri della burocrazia.
A cosa serve controllare
L’estratto conto è disponibile sul sito internet www.inps.it, in esso sono esposti i dati relativi a stato di servizio, gli eventuali periodi riconosciuti con provvedimento di riscatto, ricongiunzione o computo, gli eventuali altri periodi riconosciuti con contribuzione figurativa e le retribuzioni
utili a fini pensionistici successive al 31 dicembre 1992, con esclusione di ogni riferimento ai periodi utili ai fini del trattamento di fine servizio.
Come consultare
• accedere al sito www.inps.it
• in home page cliccare su “Tuoi servizi”, selezionare la lettera “E” e scegliere il servizio “Estratto conto contributivo”
• inserire il codice fiscale e il codice Pin rilasciato dall’Inps o una identità Spid o una Carta nazionale dei servizi (Cns), per accedere all’area riservata
• selezionare la funzione “Estratto conto gestione pubblica”
per la consultazione.
Cosa riscontrare
note a margine in corrispondenza di un periodo di servizio che indicano che le informazioni presenti potranno essere oggetto di ulteriori approfondimenti
• periodi di servizio mancanti o errati
• periodi riscattati o ricongiunti, con provvedimento già emesso, mancanti
o erra琀
• retribuzioni successive al 01/01/1993 mancan琀o errate
L’attento esame dell’estratto deve, in ogni caso, avvenire anche in assenza di particolari note o segnalazioni, effettuando i seguenti passaggi:
• leggere con attenzione il contenuto integrale dell’estratto conto
• considerare il valore solo informativo e non certificativo dei dati contenuti
• proporre, in caso di errori e inesateezze, una Richiesta di variazione della
posizione assicurativa (RVPA)
L’Anp scrive al governo e punta il dito contro il decreto Concretezza che regola l’uso di sistemi biometrici contro l’assenteismo nella PA: “Eliminare la misura dal testo in discussione al Senato”
FONTE https://www.corrierecomunicazioni.it/ Federica Meta
Presidi in rivolta contro il testo del decreto Concretezza, licenziato dalla Camera ed in corso di approvazione al Senato, che regola l’utilizzo delle biometria– impronte digitali soprattutto – per combattere l’assenteismo nella PA. In una lettera indirizzata ai vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. L’Anp (Associazione nazionale presidi) si scaglia contro il testo del decreto-concretezza e in particolare contro l’adozione di controlli biometrici di presenza sul posto di lavoro per tutto il personale pubblico, inclusi i dirigenti, ma con “l’importante esclusione del personale docente”. Controlli, a detta dei presidi inutilmente, vessatori e incostuzionali.
“Quali miglioramenti Vi attendete se quella disposizione sarà convertita in legge? – domanda il presidente Anp, Antonello Giannelli – In cosa migliorerà la Pubblica Amministrazione? Sarà forse più vicina alle esigenze dei cittadini, con dei dirigenti sviliti da forme di controllo superflue e irrilevanti? Vi chiedo pertanto di compiere un vero gesto politico: fate emendare il testo in discussione al Senato, eliminando quella misura inutilmente vessatoria nei confronti dei dirigenti pubblici, fedeli servitori dello Stato”.
Nel giro di vite contro l’assenteismo nel pubblico impiego si appunto supera il vecchio badge: entrano in campo i controlli biometrici dell’identità usando le impronte digitali (sulla carta è possibile, ma più complicata e costosa, l’identificazione facciale o dell’iride) e i sistemi di videosorveglianza.
Entrando nel dettaglio, il disegno di legge prevede anche l’istituzione, presso il Dipartimento della funzione pubblica, del “Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell’efficienza amministrativa” (Nucleo della concretezza): la task force avrà una funzione di supporto dell’attività delle pubbliche amministrazioni e Nucleo verificherà l’attuazione delle disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento della PA, individuando eventuali azioni correttive.
Per il Garante Privacyla rilevazione biometrica attraverso le impronte digitalie l’utilizzo di telecamere per combattere il fenomeno dell’assenteismo dei dipendenti pubblici, i cosiddetti “furbetti del cartellino”, “andrebbe riformulata” in quanto “incompatibile con la disciplina europea” ma anche per la sua “intrinseca contraddittorietà”.
Secondo Antonello Soro, infatti, questi sistemi andrebbero adottati “in presenza di fattori di rischio specifici, ovvero di particolari presupposti quali ad esempio le dimensioni dell’ente, il numero dei dipendenti coinvolti, la ricorrenza di situazioni di criticità che potrebbero essere anche influenzate dal contesto ambientale”. E dunque non in maniera generalizzata a tutte le pubbliche amministrazioni. Inoltre secondo il Garante “sarebbe opportuno modificare il testo prevedendo espressamente l’alternatività del ricorso alla rilevazione biometrica e alle video riprese”.
Soro si appella anche alla normativa europea con la quale la norma “sarebbe difficilmente compatibile” ai previsti criteri di necessità e proporzionalità. Del resto – argomenta ancora il Garante “l’analisi di impatto regolazione (Aire) contenuta nella relazione alla legge richiama l’esigenza di contrasto a un fenomeno della falsa attestazione della presenza in servizio indubbiamente grave ma rispetto al quale non sembrano emergere dati univoci in ordine alla sua sistematica e generalizzata diffusione nelle pubbliche amministrazioni”.
La ministra della PA risponde ai rilievi del Garante Privacy: “Il sistema che adotteremo consente di trasformare l’impronta in caratteri alfanumerici – ha puntualizzato Bongiorno – In questo modo il dato biometrico non sarà trasferito integralmente all’amministrazione pubblica, perché una parte resterà coperta”.
FONTE: https://www.pensionipertutti.it/
Leultime novità sulle Pensionicon quota 100 di oggi lunedì 15 aprile riguardano i primi assegni che sono stati erogati dall’INPS ai lavoratori che hanno deciso di abbandonare il mondo del lavoro in anticipo utilizzando la riforma delle pensioni arrivata graziea quota 100. Vediamo allora alcuni dati sui primi assegni arrivati, compreso l’importo medio di chi è già stato pagato.
La prima finestra per le pensioni tramite quota 100 è scattata il primo giorno di questo mese e oggi 15 aprile 2019 arrivano alcuni dati sui primi pagamenti da parte dell’INPS. Nei mesi scorsi c’è stato un ampio dibattito sugli importi delle pensioni di chi vuole uscire tramite quota 100 e delle penalizzazioni sull’assegno rispetto a chi uscirà con la vecchia riforma Fornero. Il nuovo presidente dell’INPS, Pasquale Tridico ha parlato proprio di questo, dandoci un quadro con i primi numeri sulla quota 100. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Tridico spiega:
” Le domande di pensione anticipata con ‘quota 100‘ arrivate all’Inps sono oltre 117 mila, in prevalenza di persone di età tra i 63 e i 65 anni, dipendenti privati. Le domande dal settore pubblico sono intorno a 40 mila, la metà dalla scuola”. Poi parlando degli assegni: “Sono55 mila quelle presentate per avere la decorrenza da aprile: 51 mila sono state lavorate e di queste 41 mila accolte e 10 mila no per mancanza dei requisiti. Circa 35 mila pensioni sono in pagamento, le altre lo saranno a maggio. L’importo medio mensiledi una pensione ‘quota 100’ èdi 1.865 euro“.
Infine Tridico respinge le accuse dei giorni scorsi sui presunti ritardi delle pensioni ordinarie, dovuti proprio dall’arrivo della mole di lavoro all’INPS per la quota 100: “Non è vero, nel primo trimestre 2018 sono state definite il 68% delle domande di pensione, nello stesso periodo del 2019, senza considerare quota 100, tale percentuale è salita al 72%. C’è da essere contenti dell’efficienza dell’istituto, soprattutto considerando che c’è stata una riduzione del personale di oltre mille unità. L’Inps sta rispondendo in modo eccellente al carico di lavoro eccezionale. La legge ha autorizzato 1.004 assunzioni, ma bisogna anche stabilizzare e aumentare i medici nell’istituto”
Voi cosa ne pensate di questi primi dati sugli assegni? L’importo medio come vi sembra, e avete intenzione di utilizzare anche voi la quota 100 per uscire dal mondo del lavoro in anticipo o non avete i requisiti? Come sempre siamo qui per ascoltarvi, e ricordatevi di tornare a trovarci per tutte le ultime novità sulle Pensioni!
Pensioni, ecco quando possono essere neutralizzate le ultime retribuzioni
FONTE:PENSIONIOGGI
Un vademecum utile dopo le ultime sentenze della giurisprudenza che hanno rinvigorito il principio secondo il quale gli ultimi anni a stipendio ridotto non possono svalutare la quota retributiva dell'assegno.
Leggi Tutto: https://www.pensionioggi.it/notizie/previdenza/ecco-quando-possono-essere-neutralizzate-le-ultime-retribuzioni-45645654#ixzz5ktX9mesj
Pensioni, L'Inps rinvia i conguagli legati alle nuove fasce di perequazione
· FONTE:PENSIONIOGGI Scritto da Bernardo Diaz
L'Inps rimanda a data da destinarsi il recupero della maggiore indicizzazione concessa sulle pensioni superiori a tre volte il minimo nei primi tre mesi del 2019.
Fonte:www.segretaricomunalivighenzi.i
Leggi tutto: https://www.segretaricomunalivighenzi.it/15-04-2019-la-rotazione-straordinaria-del-personale-nellle-pa
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«Si consolida, ovunque, andamento positivo delle liste UIL»
“Ancora una volta, da ben 26 anni a questa parte, la Uilm si conferma prima Organizzazione all’Ilva di Taranto, il più grande stabilimento italiano e il più grande impianto siderurgico europeo.
Il risultato è davvero eccezionale, non solo per la sua continuità, ma anche perché maturato in un contesto di particolare difficoltà, successivo all’accordo che ha sancito il passaggio di proprietà alla Mittal e in costanza di un’irrisolta problematica ambientale su cui richiamiamo azienda e Istituzioni a intervenire in via definitiva.
Peraltro, questo successo si colloca nell’ambito di un andamento positivo che le liste della Uil stanno facendo registrare un po’ in tutti i luoghi di lavoro e che conferma quanto rilevato anche da soggetti terzi, e cioè che la nostra Organizzazione gode di ottima salute.
Agli iscritti, ai simpatizzanti e ai delegati eletti a Taranto, oltreché a tutta la categoria, che si sono impegnati per ottenere questo esito così lusinghiero, vanno i ringraziamenti e le congratulazioni mie personali e della Uil tutta.”
“La dirigenza scolastica è diversa da quella amministrativa, come stiamo dicendo da tempo. La scuola, l’istruzione e l’università sono aree di libertà di partecipazione che non vanno viste nell’ambito della mera attività amministrativa che ne rappresenta la minima e marginale parte – commenta il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi.
In presenza di un grande sciopero che il mondo della scuola sta promuovendo – aggiunge – si utilizza questa polemica per non parlare dei problemi che vanno risolti presto, nelle scuole: il finanziamento del contratto scaduto per tutto il personale; creare le condizioni di buon funzionamento delle segreterie scolastiche; risolvere il problema del precariato che nella scuola è diventato cronico e impedisce il buon funzionamento.
Sono queste le due questioni sollevate dal provvedimento sulle rilevazione biometriche– ribadisce Turi.
Siamo in presenza di un Governo confuso e senza idee che rispolvera provvedimenti del passato, pensando con la repressione e i controlli, si possano risolvere i problemi di efficienza della P.A. e del paese.
Parlare di furbetti nella PA e inserire dentro anche i dirigenti scolastici, serve a dividere, e oscurare l’attualità che ci segnala casi di controversa amministrazione regionale: dallo scandalo dell’Umbria a quello del Veneto.
La scuola è una delle istituzioni che meglio ha retto in questo paese e che ha bisogno di avere supporti e solidarietà della società civile – sottolinea Turi –quella società civile che in questi giorni sottoscrive, nelle città, in modo convinto, il documento che i sindacati della scuola stanno proponendo contro la regionalizzazione per garantire alla scuola libertà, partecipazione e democrazia.
Tutti valori che mal si conciliano con telecamere, controlli biometrici e burocrazie gerarchizzate.
Lo ribadiamo, la dirigenza scolastica va definitivamente esclusa da quella amministrativa.
Nell’ultimo contratto, abbiamo rimesso questa funzione nella comunità scolastica, che al suo interno deve determinare le azione di autogoverno che le diano quella dignità e funzione che la Carta costituzionale ha scolpito e indicato.
Il prossimo 17 maggio tutta la scuola e il mondo educativo sarà in piazza per rivendicare diritti e prerogative che si vogliono ottusamente ignorare.”