Il Governo dà il via alla riforma del lavoro nella Pubblica Amministrazione
Fonte:giurdanella
Approvato il DDL per il miglioramento della pubblica amministrazione, e riforma del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.
Nel Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2019 è stato approvato il disegno di legge, che una volta approvato dalle camere delegherà il Governo ad realizzare, mediante diversi decreti legislativi, una riforma complessiva dell’amministrazione pubblica.
Il Disegno di legge porterà il nome di “Deleghe al Governo per il miglioramento della pubblica amministrazione “.
In particolare la riforma riguarderà il rapporto di lavoro presso la P.A., con particolare riferimento alla valorizzazione del merito e mediante l’utilizzazione di soggetti, anche estranei alla pubblica amministrazione, in possesso di un’effettiva competenza in materia di organizzazione amministrativa e di gestione delle risorse umane.
Di seguito si riporta il comunicato ufficiale del Governo
RIFORMA DELLA DIRIGENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Deleghe al Governo per il miglioramento della pubblica amministrazione (disegno di legge – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che delega il Governo, entro diciotto mesi dall’approvazione, ad adottare uno o più decreti legislativi per il miglioramento della pubblica amministrazione, con particolare riguardo a una complessiva riforma del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.
L’obiettivo del provvedimento è di individuare soluzioni concrete per garantire l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, il miglioramento dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi erogati, in primo luogo mediante una riforma del rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni che punti alla valorizzazione del merito, della competenza e delle capacità organizzative e relazionali del personale. Al riguardo, l’intervento normativo concerne i vari aspetti in cui tale rapporto si articola: accesso al pubblico impiego e alla qualifica dirigenziale, procedure di mobilità, procedimenti di valutazione delle competenze e procedimenti disciplinari. Inoltre, il provvedimento prevede le modifiche necessarie per garantire la coerenza giuridica, logica e sistematica della normativa, anche attraverso l’elaborazione di testi unici.
Tra le novità: l’obbligo dei dirigenti di adeguare la propria prestazione lavorativa nella sede di lavoro alle esigenze dell’organizzazione e dell’incarico dirigenziale svolto, nonché a quelle connesse con la corretta gestione e il necessario coordinamento delle risorse umane, anche mediante la presenza quotidiana nella sede di lavoro; l’istituzione di un sistema nazionale di valutazione della performance coordinato dal Dipartimento della funzione pubblica, finalizzato anche all’individuazione e condivisione delle buone pratiche in materia di gestione del ciclo della performance; il coinvolgimento di utenti in rapporto diretto con l’amministrazione; l’utilizzazione di soggetti, anche estranei alla pubblica amministrazione, in possesso di un’effettiva competenza in materia di organizzazione amministrativa e di gestione delle risorse umane.
P.A. Bongiorno: "Ci sarà un ricambio generazionale"
Ministro della PA ad Agorà:"Stanziamento 130 milioni di euro per assunzioni straordinarie. Da Quota 100 arrivano le richieste che avevamo preventivato"
(Teleborsa) - "Questo è il primo Governo che ha investito in Pubblica Amministrazione e assunzioni." Così commenta fiera il Ministro Giulia Bongiorno ai microfoni di "Agorà", il programma condotto da Serena Bortone su Rai tre.
Sull'argomento il Ministro ha poi continuato confermando lo stanziamento di 130 milioni di euro previsti dalla legge di bilancio per le assunzioni straordinarie. "Ci sarà un ricambio generazionale", ribatte la Bongiorno contro chi è ancora scettico sul reale ringiovanimento del mondo del lavoro.
Per quanto riguarda invece la riforma del sistema pensionistico, il Ministro aggiunge: "Da Quota 100 arrivano le richieste che avevamo preventivato, con il turnover al 100% tutti quelli che usciranno saranno sostituiti. Il fatto che sia differito al 15 novembre non è un problema, perché nella Pubblica Amministrazione l'iter delle autorizzazioni per le assunzioni prende dai sei agli otto mesi".
Riforma Pubblica Amministrazione: ritorna il giuramento e si introducono test psicoattitudinali
Fonte: orizzonte scuola
Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ha presentato un disegno di legge che punta a riformare il pubblico impiego.
Riforma PA: iter
Si tratta, come riferisce l’Ansa, di una delega cui seguiranno i decreti attuativi.
Il disegno di legge dovrebbe ricevere a breve il via libera da parte del Consiglio dei Ministri, dopo il quale si avvierà l’iter parlamentare e successivamente si avranno a disposizione 18 mesi per l’applicazione.
Riforma PA: le misure
Dirigenti pubblici
I dirigenti pubblici, al fine di accrescere la produttività e rilanciare l’immagine della pubblica amministrazione, devono adeguare le prestazioni alle “esigenze dell’organizzazione”, “nonché a quelle connesse con la corretta gestione e il necessario coordinamento delle risorse umane, anche mediante la presenza quotidiana nella sede di lavoro”.
Richiesta, dunque, anche la presenza in ufficio tutti i giorni.
L’incarico, secondo quanto prevede il DDL, può essere rinnovato una sola volta.
Quanto agli incarichi a contratto, viene ripristinato il principio dello spoil system e la durata del rapporto non può essere superiore pal mandato del sindaco.
Test psicoattitudinali e giuramenti
Il progetto di riforma si pone come obiettivo quello di ridurre tempi e costi delle selezioni con prove differenziate finalizzate all’individuazione delle figure richieste.
Sono, inoltre, previste “verifiche psicoattitudinali”, centrate sulle abilità relazionali.
I candidati, che superano le selezioni, dovranno”giurare”: la delega infatti prevede un’estensione dell’obbligo di giuramento, per rafforzare lo spirito di servizio dei dipendenti.
Valutazione e concorsi interni
Previsti:
Il demansionamento nel pubblico impiego è sufficiente per configuare un'ipotesi di mobbing?
Fonte:QPA
Il caso di un militare in servizio presso la Direzione Investigativa Antimafia.
Un brigadiere dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso la Direzione Investigativa Antimafia ricorreva contro il Ministero dell’Interno, il Ministero della Difesa nonché il Comando Generale Arma Carabinieri, innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, chiedendo la condanna delle intimate Amministrazione al risarcimento danni per mobbing.
In particolare, il ricorrente, in servizio dal 1977, era stato assegnato alla D.I.A. dal primo gennaio 1993. Circa tre anni dopo veniva impiegato presso l’Ufficio Amministrazione della D.I.A. con l’incarico di subconsegnatario e, nel 1998, veniva nominato subconsegnatario Responsabile, ruolo ricoperto fino all’anno 2006. Nel ricorso il brigadiere esponeva, tuttavia, che dal mese di febbraio 2006 al mese di giugno 2007, veniva sottoposto a “persistenti comportamenti vessatori” da parte del dirigente dell’ufficio sopra menzionato, a suo dire originati da alcune segnalazioni che l’odierna parte ricorrente aveva indirizzato al dirigente in merito al comportamento violativo dei doveri d’ufficio posto in essere da una propria collaboratrice. Sicché, sempre secondo quanto asserito da parte ricorrente, il Responsabile dell’ufficio disponeva il suo trasferimento all’ufficio addestramento, determinando perciò un demansionamento dello stesso, il quale da compiti di concetto sarebbe passato a mansioni puramente operative.
Tale situazione, dunque, si ripercuoteva vigorosamente sulle condizioni fisiche e psichiche del ricorrente, al quale, nel giugno 2007, veniva diagnosticato un “disturbo dell’adattamento di tipo ansioso” e, nel medesimo arco temporale, il ricorrente riportava altre patologie, quali il disturbo dell’adattamento ed al sonno. Tali patologie, secondo il brigadiere, configuravano una fattispecie di mobbing causativa di un danno biologico per lesione dell’integrità psico-fisica accertata in misura del 35% pari ad Euro 71.913; di un danno esistenziale pari ad Euro 25.000, del danno da mancato guadagno a causa della retribuzione inferiore goduta, pari ad Euro 44.000; di un danno all’immagine e di un danno da dequalificazione professionale, pari ad Euro 50.000, per un totale complessivo di Euro 190.913, petitum del contenzioso amministrativo oggetto del presente commento.
La Sezione Prima Quater del T.A.R. Lazio, con pubblicata in data 4 febbraio 2019, ha ritenuto infondato il ricorso analizzando dettagliatamente le caratteristiche della fattispecie di mobbing sia in generale che, come nel caso in esame, nel pubblico impiego.
Ai fini della configurabilità del mobbing lavorativo, hanno precisato i Consiglieri di Via Flaminia, “…l’indirizzo uniforme della giurisprudenza amministrativa richiede che debbano ricorrere:
a) una serie di comportamenti di carattere persecutorio – illeciti o anche leciti se considerati singolarmente – che, con intento vessatorio, siano posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un suo preposto o anche da parte di altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi;
b) l’evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente;
c) il nesso eziologico tra le descritte condotte e il pregiudizio subito dalla vittima nella propria integrità psico – fisica e/o nella propria dignità;
d) l’elemento soggettivo, cioè l’intento persecutorio unificante di tutti i comportamenti lesivi”.
Ne consegue, quindi, che il fenomeno del mobbing “…per assumere giuridica rilevanza implica l’esistenza di plurimi elementi, la cui prova competete al prestatore di lavoro, di natura sia oggettiva che soggettiva e, fra questi, l’emergere di un intento di persecuzione, che non solo deve assistere le singole condotte poste in essere in pregiudizio del dipendente, ma anche comprenderle in un disegno comune e unitario, quale tratto che qualifica la peculiarità del fenomeno sociale e giustifica la tutela della vittima”.
Il T.A.R. Lazio, inoltre, ha circoscritto le peculiarità che invece perimetrano il mobbing nel pubblico impiego, uniformandosi ad un autorevole orientamento adottato dal Supremo Organo della Giustizia Amministrativa con le sentenze nn. 2412/2015 e 1945/2015, per mezzo delle quali è stato stabilito che:
- “la sussistenza di condotte mobbizzanti deve essere qualificata dall’accertamento di precipue finalità persecutorie o discriminatorie, poiché proprio l’elemento soggettivo finalistico consente di cogliere in uno o più provvedimenti e comportamenti, o anche in una sequenza frammista di provvedimenti e comportamenti, quel disegno unitario teso alla dequalificazione svalutazione od emarginazione del lavoratore pubblico dal contesto organizzativo nel quale è inserito che è imprescindibile ai fini dell’enucleazione del mobbing;
- conseguentemente un singolo atto illegittimo o anche più atti legittimi di gestione del rapporto in danno del lavoratore non sono, di per sé soli, sintomatici della presenza di un comportamento mobbizzante”.
Facendo dunque applicazione dei principi di cui alle menzionate decisioni, i Giudici amministrativi aditi hanno ritenuto che il comportamento dell’ente datoriale, il quale mutava l’incarico del ricorrente, non può essere considerato alla stregua della fattispecie del mobbing, anzitutto poiché il ricorrente non adduceva alcun elemento istruttorio a riprova dell’intento persecutorio che dovrebbe avvincere, in un complessivo ed unitario disegno, le condotte poste in essere dal dirigente responsabile, ed, in secondo luogo in quanto il brigadiere non provava che i lamentati danni esistenziali, biologici e dell’immagine, erano strettamente conseguenziali all’attività su di egli ripercossa del dirigente, mancando così il nesso eziologico con i riferiti comportamenti.
Pensioni dipendenti pubblici: sistema liquidazione, ‘rivoluzione’ da aprile
Nuovo sistema di liquidazione per le pensioni dipendenti pubblici, come comunicato dall’Inps con una recente circolare. L’Istituto ha infatti avviato un programma di omogeneizzazione delle modalità operative e gestionali per la liquidazione delle pensioni dei dipendenti pubblici. Al momento tale processo è rivolto agli iscritti alla Cassa dei trattamenti pensionistici dello Stato. Per i lavoratori dipendenti iscritti alla CTPS è stato infatti intrapreso il passaggio al nuovo sistema, ovvero alla procedura SIN2. Questo nuovo sistema prevede il superamento definitivo del modello PA04 e di altre certificazioni omologhe o similari.
Ma come funziona il nuovo sistema di liquidazione delle pensioni e a chi è riservato? Sulla base dei dati contenuti nella banca dati delle posizioni assicurative e alimentata dal flusso di informazioni provenienti da Uniemens e ListaPosPa si va a realizzare “l’interdipendenza tra la posizione giuridico-retributiva e contributiva degli iscritti e la gestione delle prestazioni pensionistiche”.
L’Inps precisa che le nuove modalità operative valgono per i dipendenti delle amministrazioni dello Stato, mentre per il comparto Sicurezza la novità riguarda solo Carabinieri e Vigili del Fuoco. Si precisa tuttavia che il nuovo sistema Sin2 è stato esteso anche al personale della Polizia di Stato per i trattamenti di pensione a partire dal 1° gennaio 2019 (cfr. circolare n. 115/2018).
Per i restanti corpi del comparto Sicurezza la nuova procedura inizierà per tutti quelli che cesseranno il servizio a partire dal 1° aprile 2019.
L’Inps informa che la domanda per la pensione dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica almeno 6 mesi prima della cessione del servizio. Ciò vale anche per il comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico ed è condizione necessaria affinché l’erogazione della pensione avvenga nei giusti termini di decorrenza.
In caso di maggiorazioni e benefici pensionistici previsti, bisognerà riportarli nella domanda stessa. Per quanto riguarda le domande relative alla pensione di inabilità, il datore di lavoro sarà tenuto a inviare presso la Struttura territoriale Inps e via PEC il verbale redatto dalla Commissione medica competente.
L’Istituto prosegue riepilogando gli adempimenti che le Amministrazioni pubbliche del comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico devono effettuare in qualità di datori di lavoro tramite l’utilizzo dell’applicativo Nuova Passweb. L’Inps ricorda che “la sistemazione delle posizioni assicurative interessa il periodo dalla data di assunzione fino al 30/09/2012”. E per questo lasso temporale bisognerà verificare la congruenza e la completezza dei dati presenti in Posizione Assicurativa, procedendo a eventuali correzioni tramite Nuova Passweb.
Da qui seguono alcune precisazioni, soprattutto sotto l’aspetto normativo. Per quanto riguarda il personale della Polizia di Stato si deve far riferimento alla circolare n. 115/2018. Per ciò che concerne il personale delle Forze Armate di Esercito, Marina e Aeronautica i periodi tra il 30 settembre 2012 e il 31 dicembre 2015 saranno oggetti di sistemazione massiva da parte del Ministero della Difesa. Relativamente ai periodi seguenti al 31 dicembre 2015, invece, sarà il MEF Noipa ad assicurare la suddetta sistemazione.
Per la Guardia di Finanza nel periodo 30/9/2012-31/12/2015 saranno oggetto di specifica sistemazione effettuati tra l’Ente datore di lavoro e l’Inps. Dopo il 31 dicembre 2015, sarà cura invece del MEF NoiPa. Infine, per quanto riguarda il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che fa capo al Ministero della Giustizia, “i periodi successivi al 30/09/12 saranno oggetto di sistemazione massiva con flussi a cura del MEF NoiPa che gestisce i flussi di denuncia”.
La competenza alla liquidazione del primo pagamento delle pensioni è attribuita alla Struttura territoriale Inps. Fa eccezione l’Arma dei Carabinieri, per cui dal 1° ottobre 2017 è attivo il Polo nazionale di Chieti. Tuttavia, la lavorazione della pensione, a seguito della verifica della correttezza della domanda, sarà effettuata in base agli elementi presenti nella posizione assicurativa. Il trattamento pensionistico determinato secondo le modalità illustrate nella circolare risultano provvisorie. A tal proposito andrà inserita nel provvedimento la seguente dicitura: “La pensione viene liquidata in via provvisoria”.
Il penultimo della circolare tratta della riliquidazione delle pensioni per tutte le Casse pensioni pubbliche (CTPS, CPDEL, CPS, CPI e CPUG). La competenza alla riliquidazione della pensione è attribuita alla Struttura territoriale Inps che ha in carico la partita di pensione. Tuttavia, al fine di omogeneizzare le operazioni, le posizioni assicurative delle pensioni liquidate nella piattaforma precedente (SIN) sono state migrate nella nuova banca dati del SIN2. Degli aggiornamenti sulle posizioni assicurative dei propri dipendenti, le Amministrazioni pubbliche dovranno darne apposita comunicazione alla Struttura territoriale competente.
Per ciò che concerne la riliquidazione delle pensioni relative al comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico, le Amministrazioni sono tenute a trasmettere entro il 30 giugno 2019 i modelli PA04 con i dati retributivi aggiornati presso la Struttura territoriale competente.
Le istruzioni relative al Tfs saranno oggetto di un nuovo messaggio Inps. Tuttavia, già da ora si ricorda che le Amministrazioni pubbliche iscritte all’Inps dovranno procedere alla sistemazione delle posizioni assicurative dei propri dipendenti ai fini del trattamento di fine servizio. Infatti, con il nuovo applicativo di calcolo del Tfs telematico, la prestazione sarà liquidata in base ai dati presenti in posizione assicurativa e integrata da quanto comunicato dai datori di lavoro al momento in cui l’iscritto cessa il servizio tramite la procedura Nuova Passweb.
Per consultare nella sua versione integrale la circolare Inps n. 26 del 13 febbraio 2019 vi invitiamo a cliccare sul seguente pdf scaricabile e stampabile.
FONTE: SEGRETARI COMUNALI VIGHENZI
FONTE: SEGRETARI COMUNALI VIGHENZI
La mia pensione futura Inps online, come vedere i contributi – Guida
FONTE:TERMOMETRO POLITICO
FONTE:TERMOMETRO POLITICO
FONTE:LEGGIOGGI
LEGGITUTTO: https://www.leggioggi.it/2019/02/15/congedo-paternita-2019-istruzioni-inps/
FONTE:LEGGIOGGI
LEGGITUTTO: https://www.leggioggi.it/2019/02/11/legge-104-invalidita-tpensione-anticipata/
Danno morale e danno esistenziale non sono sovrapponibili
Fonte:altalex
Cassazione civile, sez. III, sentenza 31/01/2019 n° 2788
Leggi tutto: https://www.altalex.com/documents/news/2019/02/04/danno-morale-e-danno-esistenziale-non-sono-sovrapponibili
Da PensioniOggi:
Come cambiano gli adeguamenti alla speranza di vita nel 2019 [Guida]
Fonte:pensionioggi
Il DL 4/2019 ha parzialmente rivisto la disciplina di adeguamento dei requisiti anagrafici agli incrementi della speranza di vita per il diritto alla pensione.
Leggi Tutto: https://www.pensionioggi.it/dizionario/pensioni-come-funzionano-gli-adeguamenti-alla-speranza-di-vita#ixzz5fhmhJQN0